Boom di startup fondate in Italia nel 2021
Il numero delle startup registrate in Italia nel 2021 è 4216. Una cifra record se consideriamo che le imprese iscritte nella sezione loro dedicata del registro delle imprese sono state in media 11 al giorno.
La crescita rispetto all’anno precedente è stata del 25% circa, mentre nel 2020 il numero di startup registrate era cresciuto del 33% rispetto al 2019. Questi dati confermano come il mondo delle startup in Italia stia attraversando un momento molto positivo, differentemente da altri settori che hanno particolarmente sofferto le conseguenze della crisi.
Inoltre la Pandemia ha accelerato i processi di digitalizzazione di consumatori e aziende che erano già in atto, e ha portato le nuove startup a concentrarsi principalmente nei settori ad alta tecnologica e nell’informatica: più della metà delle nuove startup create lavora in questi settori. In generale i servizi alle imprese coprono tre quarti delle nuove iscrizioni, mentre le attività manifatturiere sono solo il 16% del totale. Anche gli investimenti riguardanti le startup e le PMI più innovative sono da record: grazie sia a una legislazione più favorevole sia alla qualità e all’innovazione delle startup italiane, per la prima volta è stato superato il tetto del miliardo di investimenti in questo ambito.
Ciononostante, trattandosi di società di nuova costituzione, il loro fatturato e la dimensione è ancora ridotta. Delle 4216 startup create nel 2021 solo 151 hanno una produzione maggiore a centomila euro, e di queste solo 21 superiore al milione di euro. Per quanto riguarda il numero degli impiegati, nella maggioranza delle aziende lavorano meno di 5 addetti. Complessivamente circa 80 mila persone sono coinvolte nello sviluppo delle startup, tra soci (quasi 5 per ogni startup registrata) e impiegati. Sono principalmente le regioni del nord-ovest ad accogliere il maggior numero di startup create, con la città di Milano di Milano a fare da capofila, con 818 iniziative registrate. Ottimi dati li abbiamo pure in Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte e Campania.
Intervistato da « Il Sole 24 Ore », Ferruccio Resta, il rettore del Politecnico di Milano, ha sottolineato che il grande numero di startup presenti sul nostro territorio è sintomo di un di un sistema che punta forte su imprenditorialità e innovazione. Le chiavi della crescita? La capacità di creare dei centri di aggregazione all’avanguardia così da far crescere in termini dimensionali le startup già operanti sul nostro territorio e l‘attrazione delle grandi aziende multinazionali. A suo avviso, in questo contesto sarà necessario sfruttare nel migliore dei modi le opportunità offerte dal PNRR per quanto concerne l’innovazione, con 4,5 miliardi di euro messi a disposizione per la creazione di 12 nuovi ecosistemi dell’innovazione, cinque centri per tecnologie abilitanti e 15 partenariati estesi, per consentire di sviluppare un settore all’avanguardia e competitivo a livello mondiale.