Obbligo di tampone per chi proviene dalla Francia, tra dubbi ed eccezioni
Con l’ordinanza del 21 settembre 2020, il Ministro della Salute italiano Speranza, ha aggiunto alcune Regioni francesi, tra le provenienze per le quali è obbligatorio eseguire il tampone al fine di effettuare l’ingresso in Italia.
Tale obbligo è valido per chi rientra da Auvergne-Rodano-Alpes, Corsica, Hauts-de-France, Île de France, Nouvelle Aquitaine, Occitanie, Provence-Alpes-Côte d’Azur. (Come già previsto per Croazia, Grecia, Malta e Spagna).
Essi devono.
- presentare un’attestazione di essersi sottoposti, nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, ad un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo;
oppure
- sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine, ove possibile, ovvero entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’azienda sanitaria locale di riferimento. In attesa di sottoporsi al test presso l’azienda sanitaria locale di riferimento si deve osservare l’isolamento fiduciario presso la propria abitazione o dimora.
inoltre devono:
- comunicare immediatamente il proprio ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio, anche se asintomatici.
- segnalare con tempestività la situazione all’Autorità sanitaria, in caso di insorgenza di sintomi COVID-19, attraverso i numeri telefonici dedicati e sottoporsi ad isolamento fiduciario.
In attesa di comprendere se siano previste specifiche eccezioni, per alcune categorie di persone (lavoratori transfrontalieri, dipendenti di aziende che abitualmente svolgono attività lavorativa tra Italia e Francia), al momento, la nostra Camera di Commercio sta verificando con Ministero della Salute e Aziende Sanitarie Locali, se le le deroghe già previste per l’isolamento fiduciario, si possano applicare anche a questa particolare nuova misura.