LEGGE DI BILANCIO 2018 : QUELLO CHE VI ASPETTA

Dirigenti, impiegati, semplici contribuenti, quale sorte vi aspetta? Cinque punti chiave descritti da Dominique David, esperto contabile, socio del gruppo Cibelly.

Ogni anno, la legge di bilancio riserva sempre la sua parte di sorprese. Per cominciare, la tassa sulle società: a meno che non si superino i 500000 €, passa al 28% sull’utile del 2017, al posto del 33%. “La diminuzione è progressiva, con l’obiettivo di arrivare al 25% nel 2022 per raggiungere i nostri vicini europei”, dice Dominique David. Al contrario CSG aumenta: “per i dipendenti, c’è un impatto sulla busta paga, ma questa crescita avviene nello stesso momento del calo di altri contributi. E in certi casi, il netto da pagare aumenta”. Novità, l’introduzione di un prelievo complessivo unico (PFU o flat tax, per gli intimi) del 30% sui dividendi e le plus-valenze sulla cessione di titoli. Ma si può scegliere di rimanere al tasso progressivo: “è una scelta da fare, con dei vantaggi e degli inconvenienti da ogni parte”. Il prelievo alla fonte, inizialmente previsto per quest’anno, è stato posticipato al 2019: “quest’anno, non c’è l’imposta sul reddito (salvo casi particolari), ma nessuno è dispensato dal compilare la dichiarazione. I redditi del 2018 beneficeranno di un credito d’imposta di modernizzazione di riscossione (CIMR) che assorbirà il totale dell’imposta da pagare”. Dal 2019 al contrario, con l’attuazione del prelievo alla fonte, “i dipendenti potranno avere l’impressione di un calo dello stipendio ricevendo il loro netto da pagare, sarà necessario dimostrarsi pronti ad apprendere le novità. I capi d’azienda dovranno ragionare sempre di più al lordo, invece hanno la tendenza a ragionare al netto in sede di negoziazione con i dipendenti… E saranno assaliti da domande”, prevede Dominique David. Infine, l’ISF è viva o morta? L’imposta sui beni immobiliari riguarda solo i beni immobiliari (e le società che li includono nel loro patrimonio). Alcuni contribuenti dell’ISF cercheranno di sfuggila, “ma nella regione, il patrimonio è spesso costituito di mattoni, e questa va veloce. E attenzione, l’amministrazione fiscale rischia di essere più ficcanaso sui valori dichiarati”, avverte Dominique David…

 

La Tribune, Bulletin Côte d’Azur