Le Camere Italiane all'estero patrimonio e risorsa  per l'economia italiana


La Camera di Commercio Italiana di Nizza è posizionata in una regione strategica e rappresenta il ponte commerciale tra Italia e Francia: un centro di informazione, supporto e consulenza importantissimo per moltissime imprese italiane che negli ultimi vent’anni hanno deciso di intraprendere un percorso di export oltralpe.

La recente crisi economica e sanitaria sta avvolgendo le imprese italiane in una nebbia di dubbi ed incertezze, date soprattutto dall’assenza di un’univoca azione europea in termini di tempi di ripresa, gestione dei confini nazionali e misure di sostegno alle aziende. Proprio in questa fase di incertezza, ancor più di prima, le Camere di commercio italiane all’estero si pongono come una rete essenziale per il presidio dei mercati.

E’ quello che sta continuando a fare la nostra Camera impegnata in trincea quotidianamente nel dare supporto a tutte quelle imprese ed a tutti quei professionisti che cercano ogni giorno risposte concrete ed immediate. “Tuttavia, pensare di alimentare economicamente quest’attività di informazione ed assistenza, solo ed esclusivamente attraverso fondi privati e le adesioni delle imprese associate, risulta insostenibile” spiega il Direttore Generale Agostino Pesce, “in particolare per chi come noi combatte su due fronti e si colloca proprio all’intersezione di due Paesi fortemente colpiti dalla pandemia Covid-19”.

“E’ il motivo per il quale la Camera di Commercio in Costa Azzurra tiene a ringraziare pubblicamente quella fetta di politica che oggi comprende e si batte per difendere e sostenere le nostre realtà.” aggiunge la Presidente Patrizia Dalmasso fervente sostenitrice delle azioni intraprese da Assocamerestero.

E’ il caso   della Senatrice Garavini e di Nicola Carè, deputato di Italia Viva eletto in Australia, che ha recentemente affermato la necessità di considerare seriamente il ruolo delle Camere: “Il FMI prevede una seria recessione con una discesa del PIL globale per il 2020 del 3%. Dobbiamo dunque rafforzare proprio il Made in italy e la sua influenza all’estero”, ha sottolineato il deputato, che ha aggiunto: “export e internazionalizzazione delle PMI sono cruciali per ridare ossigeno all’economia e all’occupazione”. L’On. Carè, insieme all’On. Ungaro hanno presentato un emendamento mirato proprio a sostenere la rete delle CCIE, che hanno definito una risorsa molto preziosa.

Ben 79 realtà operanti in 56 paesi. Le Camere di Commercio Italiane all’estero rappresentano oltre l’80% dell’interscambio commerciale dell’Italia, con più di 140 punti di presenza nel mondo. Vi lavorano oltre 500 addetti a tempo pieno, cui si aggiungono 1.300 amministratori che, insieme agli associati, si adoperano per costituire network fiduciari orientati al business. L’unica ampia rete privata di sostegno alle imprese per lo sviluppo dell’internazionalizzazione delle PMI, operante in una logica istituzionale connessa al Ministero dello Sviluppo Economico e all’estero, da sempre, strettamente raccordata con le Rappresentante Diplomatico-Consolari.

Carè ha anche sottolineato come, per effetto del COVID-19, le CCIE rischino danni irreparabili, “proprio adesso che il loro contributo è necessario per un’azione di ripresa a breve. Il blocco di tutte le iniziative di mercato comporta infatti generalizzate situazioni di difficoltà; servono perciò interventi straordinari di supporto. Le CCIE devono pertanto continuare ad esprimere il loro prezioso servizio per il mondo imprenditoriale.

“Grazie all’impegno della Senatrice Garavini – ha sottolineato ancora il deputato – abbiamo ottenuto un ordine del giorno al Senato che chieda al Governo sul Decreto “Cura Italia” di estendere anche alle CCIE le disposizioni di cui all’art. 72, per “la realizzazione di una campagna straordinaria di comunicazione volta a sostenere le esportazioni italiane e l’internazionalizzazione del sistema economico nazionale nel settore agroalimentare e negli altri settori colpiti dall’emergenza derivante dalla diffusione del Covid-19 e il potenziamento delle attività di promozione del Sistema Paese”.