I sapori del Piemonte incantano il porto di Nizza


Un grande successo, sabato 2 aprile 2022 per la masterclass Alla scoperta dei sapori del Piemonte, che ha dato il via al nuovo e ricco programma di eventi e attività formative di True italian Taste, il progetto promosso e finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e coordinato da Assocamerestero in collaborazione con le Camere di Commercio Italiane all’Estero.

Nel quadro magnifico del porto di Nizza, l’Assessore al turismo del Comune di Acqui Terme, Lorenza Oselin, ha condotto gli ospiti in un percorso di scoperta dell’Alto Monferrato, un territorio in cui la storia si unisce all’enogastronomia per dare vita ad una tradizione senza eguali. “Una terra da gustare con i suoi tesori enogastronomici che creano una cucina ricca seppur caratterizzata dalla semplicità e da piatti a base di ingredienti stagionali locali”, come ha tenuto a ricordare lo stesso assessore.

Altra specialità, le conserve di nonna Maddalena che, per non dimenticare il ruolo centrale della sostenibilità e dell’utilizzo di prodotti che seguono il ciclo naturale del nostro pianeta, già negli anni Quaranta coltivava frutta e verdura nella cascina Cà di Carassa, sulle colline di Canelli. Come ha avuto modo di spiegare l’Assessore, negli anni, da una piccola piantagione di carciofi di fianco ai vigneti, il suo orto è aumentato sempre di più fino a diventare una vera e propria azienda. Pertanto, è stato dato spazio ad una ricca selezione di prodotti tipici piemontesi, composte e marmellate, tutte realizzate secondo la tradizione piemontese e utilizzando solo ingredienti 100% italiani.

Pertanto, l’evento ha dato lustro ad uno dei più alti rappresentanti della gastronomia del luogo, che negli anni ha saputo ispirare tante versioni e ricette: la Robiola di Roccaverano DOP. Vero unicum nel panorama caseario mondiale, questo formaggio, caratterizzato dalla sua inconfondibile pasta morbida più o meno stagionata, viene realizzato artigianalmente esclusivamente nel territorio intorno a Roccaverano. La masterclass ha messo in luce le caratteristiche che fanno di questo prodotto una DOP, dal territorio di produzione, esclusivamente circoscritto a 10 comuni della provincia di Asti (Bubbio, Cessole, Loazzolo, Mombaldone, Monastero Bormida, Olmo Gentile, Roccaverano, San Giorgio, Scarampi, Serole, Vesime) e 9 comuni della provincia di Alessandria (Cartosio, Castelletto d’Erro, Denice,

Malvicino, Merana, Montechiaro d’Acqui, Pareto, Ponti, Spigno) al metodo di produzione, che si distingue per un rituale ricco di passaggi, come la messa in forma e la stagionatura. Un vero cavallo di battaglia della nostra gastronomia, che appare l’unico formaggio in grado di equivalere se non di superare i mitici formaggi francesi.

Infine, l’esperta Marta Menotti ha avuto modo di presentare la storia e le caratteristiche organolettiche di uno dei fiori all’occhiello della Cantina La Torre Castel Rocchero, il castello sulla rocca che appunto, sin dai tempi in cui fu Castrum romano, ha controllato e difeso il suo territorio e il suo bene più prezioso: i vigneti ed i suoi raccolti. La peculiarità di queste colline è stata riconosciuta nel maggio 2014 grazie alla nomina di queste colline a Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO. Come ha tenuto a spiegare l’esperta, “questi vigneti del basso Piemonte forniscono una testimonianza vivente delle tradizioni di ‘allevamento’ e vinificazione che scaturiscono da una storia centenaria e che sono state continuamente migliorate ed adattate fino ai giorni nostri. Un regno allo stesso tempo rurale, urbano e sociale testimone di strutture economiche sostenibili; elementi costruiti armoniosamente che testimoniano sia la propria storia che la pratica contadina”. Nello specifico, sono state analizzate le caratteristiche del vino Acqui Brut Rosè DOCG, Spumante Brut dal colore rosa tenue, caratterizzato da note floreali, fruttate e minerali, che deriva da un vitigno storico Piemontese, il Brachetto.

Il vino, ottimo come aperitivo, ha accompagnato il selezionato gruppo di influencer nella degustazione successiva alla masterclass, durante la quale hanno avuti modo di confrontarsi direttamente con gli esperti del settore.

Un evento True italian Taste che ha certamente messo in luce un parallelismo importante tra la gastronomia piemontese e quella francese, andandone a sottolineare le similitudini ma soprattutto anche le peculiarità. Un approccio che, per questa ragione, ha avuto un ottimo riscontro da parte di tutti gli influencer, tra cui giornalisti e buyer, che hanno partecipato.