Chi sono i frontalieri, e quali sono i loro obblighi fiscali?


Nell’ambito degli statuti fiscali degli italiani all’estero rientra anche la categoria dei cosiddetti frontalieri. Si tratta di tutte quelle persone che abitualmente esercitano un’attività di lavoro sul territorio transalpino, ma che quotidianamente rientrano presso la loro residenza in Italia, laddove hanno stabilito il loro centro di interessi (famiglia, affetti, abitazione ecc)

Il paragrafo 4 dell’articolo 15 della Convenzione Italia-Francia stipula che: ”Nonostante le disposizioni precedenti del presente articolo, i redditi derivanti dal lavoro dipendente di persone abitanti nella zona di frontiera di uno degli Stati, e che lavorano nella zona di frontiera dell’altro Stato, sono imponibili soltanto nello Stato del quale dette persone sono residenti”.

Andiamo quindi a vedere  che cosa si intende per zona di frontiera. Ebbene il Protocollo, al punto 9, stipula che: per quanto concerne  il paragrafo 4 dell’articolo 15,per zone frontiere si intendono, per l’Italia, le Regioni, e per la Francia, i Dipartimenti, confinanti con la frontiera”.

Quindi per l’Italia le Regioni interessate sono la Valle d’Aosta, il Piemonte e la Liguria, mentre per la Francia i Dipartimenti interessati sono lo 04, lo 05 e lo 06.

Come si può vedere dalla lettura del paragrafo 4 dell’articolo 15, la Convenzione  prevede che i redditi derivanti dal lavoro dipendente siano imponibili soltanto nello Stato nel quale dette persone sono residenti. In termini convenzionali, quel soltanto non ammette alcuna eccezione. Quando gli Stati lo prevedono, significa che il diritto interno non vi può derogare e non può mai essere applicato.

Questo significa concretamente che dal lato francese nessuna RAS e nessuna PAS deve essere applicata (stessa cosa dal lato italiano, nessuna ritenuta alla fonte deve essere applicata).

Essere frontalieri significa passare quotidianamente la frontiera e ritornare quotidianamente alla propria abitazione. Dove possibile si può dimostrare attraverso l’esibizione degli scontrini o degli abbonamenti Telepass o Escota e laddove non sia possibile la dimostrazione deve avvenire con qualunque altro mezzo (acquisto della benzina, parcheggi, scontrini del bar o di altri commerci.

Ecco quindi un chiarimento doveroso, che può risultare di estrema importanza per un gran numero di persone che oggi attraversano la frontiera italiana per lavorare nel territorio della Costa Azzurra. Si pensi, ad esempio, che i frontalieri italiani che ogni giorno raggiungono il Principato di Monaco sono ad complessivamente più di 4000, in aumento del 6,5% solo nel 2019. Un numero che cresce ancora se si prende in considerazione l’intero territorio della Costa che va da Menton a Cannes.

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