LA NASCITA DELLA CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA .. RICORDI DI MICHEL BOUCHARD

1993, Attuazione del mercato unico europeo per le merci,1995 Applicazione degli accordi di SCHENGEN sulla libera circolazione delle persone: due decisioni che hanno avuto forti ripercussioni sulla vita quotidiana dei cittadini europei ed un impatto immediato e diretto anche sulle PMI della regione delle Alpi Marittime.

Alla fine degli anni ’80 e all’inizio degli anni ’90, l’Unione Europea ha attivato dei programmi di cooperazione transfrontaliera per accompagnare i profondi cambiamenti economici e le abitudini dei consumatori, che hanno influenzato tutte le zone di confine all’interno dell’Unione.

Sono così nati i programmi INTERREG. L’Europa al tempo contava solo… 12 paesi membri.

(Da allora sono passati meno di 30 anni, sembra così lontano, risalente quasi all’antichità.. Nel 2018 ci rendiamo conto di come gli eventi si siano succeduti rapidamente intorno a noi e di quanto gli uomini abbiano difficoltà a percepire il “tempo” degli storici, i cittadini “normali” come politici. Il “Diritto” ha sempre due o tre generazioni di ritardo rispetto alla morale e alla storia …)

Negli anni ’90, avevo già la responsabilità di coordinare i programmi di azione economici della Chambre de Métiers et de l’Artisanat des Alpes-Maritimes per le imprese artigianali in questa regione.

Gli artigiani dell’epoca erano divisi tra coloro che temevano la concorrenza dall’apertura delle frontiere europee, ed altri che invece cercavano di adattarsi e crescere in relazione al nuovo radicale cambiamento in atto, attraverso scambi, partecipazione a fiere, ricerca di nuove partner, nuovi fornitori, nuovi mercati ed accesso alle nuove tecnologie.

L’eterna diatriba tra il “vecchio” e il “nuovo”.

Nel consiglio di amministrazione e all’interno della Chambre de Métiers i dibattiti erano sempre animati e vivaci. Il settore dell’edilizia era quello che più di altri temeva la concorrenza “straniera”, che all’epoca aveva un solo nome: concorrenza italiana!

Le imprese edili italiane erano famose per il loro dinamismo, la qualità e la velocità del loro lavoro, e per i loro … prezzi altamente competitivi! I dibattiti sull’artigianato della Costa Azzurra sarebbero potuti durare a lungo, ma dalla fine del 1993 i rappresentanti delle piccole aziende italiane dei territori limitrofi (Imperia e Cuneo) attraverso le loro Organizzazioni Professionali di Categoria e le Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura si fecero avanti e chiesero alla Camera di Commercio di prendere una posizione, dunque di impegnarsi o non impegnarsi in attività di cooperazione.

Voglio ricordare per la qualità del suo lavoro, Bernardo BESSONE che ha lavorato presso la CCIAA di Imperia. Alla fine la Chambre de Métiers decide per l’apertura e per la cooperazione con la vicina Italia.

I rappresentanti dell’artigianato italiano hanno successivamente svelato il loro progetto: la creazione di un’entità permanente sul territorio della Costa Azzurra, che consentisse alle aziende italiane di stabilirsi e svilupparsi in loco. Questa entità avrebbe preso la forma di una Camera di Commercio Italiana all’Estero sul modello della rete già esiste da tempo in materia di commercio internazionale. Allo stesso tempo, i rappresentanti dell’artigianato italiano, in particolare della CNA, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola Imprese (ho un ricordo particolarmente affettuoso per Enea LORETI, per le sue qualità umane e professionali e per la tenacia di Adriano MAINI), hanno assicurato agli artigiani della Costa Azzurra la loro volontà di cooperazione e di scambio attraverso i nuovi programmi europei INTERREG.

Ci vorranno diversi anni, dai primi tentativi nel 1994 fino al 1997, perché un progetto equilibrato e stabile, quale quello della Camera di commercio italiana di Nizza Sophia Antipolis, si concretizzasse. Questo progetto è stato concepito, gestito, sviluppato e reso sostenibile dal lavoro e dalla tenace capacità di adattamento di un uomo: Agostino PESCE.

   Lottando contro i progetti irrealistici ed improbabili dei colleghi, contro un’organizzazione caotica della rete delle Camere di Commercio Italiane in Francia, contro l’ostilità di alcune strutture locali.

-Costruendo parallelamente una rete di aziende italiane e francesi pronte a collaborare ad eventi come FIERA  l’INTERNATIONAL NICE  o  FIERA NICE-ARTISANAT, questo lavoro di rete, questa associazione di imprese, hanno costituito la base della CCI Italiana Nice Sophia-Antipolis.

–    Costruendo ed animando progetti di cooperazione transfrontaliera attraverso programmi INTERREG, e mettendo inoltre in comunicazione  tutti i partner francesi e italiani, pubblici e privati, all’interno dell’industria artigianale e delle PMI.

–    Realizzando progetti di promozione dell’artigianato italiano sul territorio della Costa Azzurra, che ad oggi sono diventati i punti di riferimento per i consumatori locali, quali “PANE AMORE E CIOCCOLATO” e “TAVOLA ITALIANA »

Ho avuto modo di conoscere ed accompagnare Agostino PESCE in numerosi suoi progetti. Sono dunque testimone della sua volontà, della sua tenacia, della correttezza della sua analisi di disparate situazioni, rimanendo sempre al servizio delle imprese, della formazione, della qualificazione, dell’occupazione e dello sviluppo economico locale.

Michel BOUCHARD, marzo 2018
Ex direttore della Chambre de Métiers et de l’Artisanat Région PACA