La Costa Azzurra e la Francia, continuano ad essere un luogo sicuro!


Nelle ultime settimane è cresciuto il timore e l’incertezza sul trascorrere le vacanze, o anche semplicemente un weekend in alcune destinazioni maggiormente colpite dall’aumento di contagi per Covid-19.

Una di queste è la Costa Azzurra, dove non solo il tasso turistico italiano è molto elevato, ma anche interessi commerciali ed imprenditoriali s’intrecciano in questo strategico territorio di confine. Ma per capire rischi reali e paure infondate è necessario fare un’analisi più approfondita.

Agire e reagire, in modo consapevole, prudente e rispettoso. Questo il mantra su cui fin da subito si è focalizzata la Francia. Se c’è appunto una tendenza in cui si sono profondamente distinti, Italia e Francia, nella lotta all’emergenza economica e sanitaria che ha colpito l’intero pianeta nel 2020, è senza dubbio l’approccio. Lungi dal voler giudicare le disposizioni messe in opera dai due Stati, ed escludendo l’analisi sul comportamento dei singoli cittadini, va detto che Francia ed Italia hanno agito e reagito in modo profondamente diverso, sia dal punto di vista comunicativo, sia per quanto concerne le singole azioni restrittive attuate.

L’Italia, più prudente e cauta, asserragliata in misure di blocco quasi totale, dopo il caos iniziale e l’epicentro della crisi localizzato nella sua capitale economica e finanziaria – Milano – oggi, dopo il via libera estivo, può contare su un aumento dei casi relativamente importante, ma comunque controllato. Dall’altra parte sembra  pressoché irreversibile l’impatto economico negativo subito dal Bel Paese, su cui occorrerà intervenire con misure efficaci e rapide.

La Francia, dal canto suo, nonostante un confinamento lungo 55 giorni, ha messo in piedi misure imponenti di sostegno all’economia.  Dopodiché l’attività è ripresa quasi alla normalità, con una drastica riduzione delle misure di contenimento del contagio. Normalità è stata e resta la parola d’ordine per il governo francese, il tutto anche per salvaguardare l’impatto finanziario, che qui ha subito appunto un colpo meno violento rispetto all’Italia. L’Esagono deve però fare oggi i conti con un deciso aumento dei contagi.

E’ proprio per questo, che l’intera Francia, ed in particolar modo la Costa Azzurra, prima destinazione turistica del Paese, sono oggi sotto osservazione. Ma è davvero il caso di sollevare preoccupazioni?

Va detto che il numero di contagi importante, registrato ogni giorno in Francia dipende anche dall’elevata quantità di test effettuata: dai 140 ai 200 mila ogni 24 ore (contro una media italiana che si localizza intorno ai 90.000 tamponi giornalieri). In Francia i test sono gratuiti e senza prescrizione medica: il ché aumenta quindi  le opportunità di sottoporsi a controllo, anche solo per precauzione e curiosità.

Insomma…c’è da preoccuparsi? No. Normalità. Proprio nel voler mantenere una regolare normalità (il Presidente della Repubblica Macron ha escluso l’ipotesi di un nuovo lockdown), sta la strategia vincente a cui la Francia ha già fatto affidamento in primavera e su cui punta ancora per l’immediato futuro. Salvo eccezioni, restano infatti confermate le manifestazioni e gli eventi di interesse locale e nazionale, gli accessi a luoghi pubblici di ogni genere, nonché la riapertura di scuole, ed il mantenimento regolare delle attività commerciali e lavorative. Il tutto però nel rispetto di regole precise: i cosiddetti gestes barrières sul distanziamento sociale, con limitazioni sul numero di partecipanti, nonché l’utilizzo diffuso e rigoroso delle mascherine.

Dal lato economico il prolungamento almeno fino al 31 dicembre di tutte le misure di sostegno ha permesso al Paese di soppravvivere all’impatto della pandemia: chomage partielle, fonds de solidarité, prestito garantito dallo stato esenzione di alcune imposte (come les redevances per le spiaggie o i ristoranti), sovvenzioni eccezionali al mondo associativo, contributi straordinari al turismo  sono solo alcune delle misure di tutela messe rapidamente in piedi. 

Attraverso quindi un comportamento ragionevole e prudente, la Francia resta un luogo sicuro e tranquillo in cui, nel rispetto delle misure stabilite, si possono trascorrere tranquillamente le vacanze o intraprendere nuove esperienze di lavoro e di export. Non rinunciare quindi a spostamenti in Francia e Costa Azzurra, e non avere paura di trascorrere le vacanze sulla Riviera è lecito e doveroso. Niente panico quindi : normalità è stata e resta la parola d’ordine !