IL TURISMO IN COSTA AZZURRA
Il settore turistico rappresenta una delle chiavi di volta dello sviluppo demografico ed economico della Costa Azzurra.
% Afflusso turistico | 2016 | 2017 | |
Zone Urbane | 82% | 68% | -14% |
Balneare | 70% | 69% | -1% |
Campagna | 67% | 73% | +6% |
Montagna | 43% | 73% | +30% |
Fonte : Dati presi da Ipsos, Suivi conjoncturel de l’activité touristique 2017-2018.
Fonte : CRT, Baromètre Tourisme – Juin 2017
Fonte : Ipsos, Suivi conjoncturel de l’activité touristique 2017-2018.
Fonte : Dati elaborati da Touriscope CRT Côte d’Azur – F103 Marché Italie
Fonte: Sophia Antipolis, première Technopole d’Europe in www.sophia-antipolis.org/sophia-antipolis/la-technopole. Consultato il 25/08/2017.
I turisti sono sempre di più attratti dall’immagine idilliaca di una regione ricca di storia e natura. I suoi siti naturali ed archeologici, le spiagge fatte di sabbia o ciottoli, i piccoli negozietti e ristoranti che costeggiano il lungomare… rendono questo posto sempre più frenetico e attraente per i turisti che vogliono divertirsi o semplicemente rilassarsi al sole.
Con una media di 10,3 milioni di turisti all’anno e un giro d’affari di 4,5 miliardi di euro, la Costa Azzurra è la prima destinazione turistica francese dopo Parigi. Nelle Alpi Marittime, il settore turistico rappresenta l’11% del PIL di tutta la Regione PACA (Provenza Alpi Costa Azzurra) e il 18% degli impieghi; ossia 75 000 lavori sono legati direttamente all’attività turistica[1].
Gli attentati che hanno colpito la Francia nel 2015 e in particolar modo l’attentato di Nizza dello scorso 14 luglio 2016 hanno avuto un forte impatto sul settore e sull’afflusso dei turisti nella Regione. L’inizio della stagione è percepita comunque come positiva indipendentemente dalla zona di destinazione e globalmente in linea a quanto osservato per lo stesso periodo nei 2 anni precedenti. Solo nelle grandi città gli esercenti hanno sofferto con una riduzione del -14% rispetto al 2016[2].
Dal punto di vista della provenienza dei turisti che ogni anno visitano la Regione, si constata una forte divergenza tra i turisti francesi e stranieri. Malgrado i dati positivi registrati, l’afflusso di turisti nella Regione ha subito un calo rispetto al 2016, in particolar modo per le strutture urbane che hanno visto una forte diminuzione dei visitatori stranieri, preoccupati dopo i tragici eventi degli ultimi anni in Francia. Purtroppo in base a un studio realizzato da Ipsos[3], si è constatato che tra i motivi di scelta di una destinazione vi è il rischio di attentati (al secondo posto) e di subire attacchi personali. Ciò dimostra come il contesto securitario sia di fondamentale importanza al giorno d’oggi e da considerare se si vuole puntare sul settore turistico come nel caso della Costa Azzurra. Al contrario, gli stabilimenti di montagna e delle zone del litorale hanno visto la loro clientela crescere, soprattutto grazie all’aumento dei turisti provenienti dalla Regione stessa.
Si è notato anche che i turisti soggiornano per brevi periodi e si rivolgono sempre più alla locazione tra privati e meno alle strutture tradizionali, come hotel o residenze. Il tasso di pernottamento in hotel perde il 4%, passando da 76% a 73%. Ciò comporta anche una perdita di guadagno del 9%, che per lo stesso periodo nel 2016 era aumentato in maniera consistente, anche se comunque il livello 2017 resta superiore a quello del 2015.
[1] CRT, Comité Régional du Tourisme Riviera Côte d’Azur in www.cotedazur-tourisme.com/crt-06/connaitre-le-comite-regional-du-tourisme-riviera-cote-d-azur-06_91.html Consultato il 24/08/2017.
[2] Ipsos , Suivi conjoncturel de l’activité touristique 2017-2018.
[3] Ibidem.
TIPOLOGIA DI CLIENTELA
La maggior parte dei turisti sono francesi (proveniente principalmente dalla regione) attirati dalle ricchezze di questo territorio: zone immerse nella natura, spiagge ampie e curate, siti architettonici e storici di fama mondiale… Ovvero tutto il necessario per non pensare al lavoro e rilassarsi con la famiglia e amici! Le Alpi e le altre zone montuose attirano gli abitanti della regione PACA mentre le zone balneari attirano i Parigini.
Il flusso turistico straniero è prevalentemente di origine europea e a destinazione delle strutture presenti nelle zone di campagna (Tedeschi e Belgi preferiscono le campagne del Var, Inglesi e Italiani, invece, optano per le Alpi Marittime, Olandesi per le Alpes-de-Haute-Provence). Americani, Asiatici e Canadesi sono invece sedotti dal turismo urbano delle grandi città.
ITALIANI IN COSTA AZZURRA
La Francia e l’Italia hanno avuto sempre nel corso degli anni forti legami. Vari accordi di partenariato istituzionale ed economico – come ad esempio l’apertura alla concorrenza del treno Thello, gestito dalle Ferrovie Italiane, che serve numerose città francesi – hanno contribuito a rafforzare il legame tra questi due paesi. In particolare, nella Regione PACA questo rapporto stretto è più visibile visto la vicinanza geografica e la storia condivisa. Non a caso la Francia resta la prima destinazione scelta dagli italiani come meta delle loro vacanze (il 22% viaggia per affari) e, viceversa, l’Italia, la seconda destinazione per i turisti francesi.
Il numero di turisti italiani che frequenta la Costa azzurra è sempre molto elevato: numero che si attesta agli 8 milioni di pernottamenti e si tratta della 3° clientela a pari merito con quella belga. Questo mercato è esploso tra 1986 e 1992, ma ha subito varie crisi, ultima ma non meno importante nel 2016 in cui si è assistito ad un calo del 13% di presenze italiane sul territorio della Costa Azzurra[4]. Oggi la situazione sembra molto migliorata anche grazie a varie iniziative del Dipartimento delle Alpi Marittime, come ad esempio il sodalizio tra il gruppo di interesse “Atout France”, il Comitato Regionale per il turismo, e l’agenzia di stampa italiana “Askanews”, legame che dovrebbe favorire il turismo italiano in Costa Azzurra.
La clientela italiana è fortemente fidelizzata, ossia semi-residente con circa 20 000 residenti permanenti e 25 000 residenze secondarie. I pernottamenti sono sia di breve sia di lunga durata, e per gli abitanti delle regioni limitrofe, molto frequenti. Inoltre, bisogna distinguere il nord Italia, vicino e indirizzato verso il litorale della Riviera e il sud Italia, in cui questa attrazione non avviene.
I turisti italiani preferiscono le Alpi Marittime, in particolare la zona Monaco-MonteCarlo, Mentone e Nizza (non a caso l’aeroporto di Nizza è definito come “3° aeroporto d’Italia”) e costituiscono uno dei rari mercati che contribuiscono in maniera rilevante al turismo invernale. Sono poco interessati a visitare i siti storici e patrimoniali, come musei o gallerie d’arte, ma si tratta per lo più di un turismo per svago e divertimento (shopping e casino) e per viaggi d’affare. Quest’ultimi rappresentano il 22% degli arrivi in Francia, ossia 1,5 milioni di visitatori a scopo business.
La sostenuta presenza di imprese a capitale italiano nella regione, soprattutto nel settore della ristorazione ma anche nel settore bancario, delle telecomunicazioni, chimico-farmaceutico, ecc. e l’organizzazione di eventi, fiere e conferenze sulla cultura italiana (ad esempio il salone L’Italie à Table, organizzato dalla Camera di Commercio Italiana di Nizza sulla gastronomia italiana) favoriscono questa tipologia di turismo. I turisti per affari, infatti, spendono in media 2 notti per partecipare a congressi e altri eventi chiave del settore in cui operano.
[4] Nel 2015 la sola Nizza ha fatto registrare un milione di visite con 328 mila presenze negli alberghi e nei residence della città.
TURISMO D’AFFARI
Per turismo d’affari si intende i soggiorni legati agli eventi professionali, come congressi, fiere e saloni ma anche tutti i soggiorni a scopo professionale in senso ampio, legati all’attività economica della regione e che rappresentano la maggioranza. La Costa Azzurra, luogo delle vacanze di molti turisti stranieri, nel corso degli anni si è attrezzata fino a diventare uno dei più grandi poli internazionali per i viaggi d’affare.
Nizza, Cannes, Monaco e Antibes ospitano ogni anno moltissimi eventi di rilievo internazionale (circa 200 eventi professionali) grazie anche alla presenza di strutture in grado di accogliere un vasto pubblico. Il Grimaldi Forum a Monaco (2000), il Palais des Congrès di Cannes (1982) il Palais des Exposition di Nizza (1950) e il polo tecnologico di Sophia Antipolis (1970), primo in Europa: sono solo un esempio di come incrementare una tipologia di turisti che rappresentano una considerevole opportunità strategica[5].
In particolare, il polo tecnologico Sophia Antipolis (sito di 2400 ettari, a 20km dall’aeroporto) è unico nel suo settore e si situa al centro di quella che viene definita la Sylicon Valley francese: ovvero l’Eco-Vallée. Il suo tratto distintivo risiede nella presenza di piccole e medio imprese affiancate dai leader del settore affiancati da un centro universitario riconosciuto a livello mondiale. Qui si sviluppano le nuove ricerche nel campo della biologia, delle tecnologie di informazione[6], della chimica e del mondo della scienza in generale. Ad oggi sono in totale 36 300 persone lavorano all’interno del polo tecnologico di 63 nazionalità differenti che affiancano ben 5000 studenti, 4000 ricercatori e 2230 imprese (PMI, startups, centri di ricerca pubblici e privati[7].
[5] Grazie agli eventi MIPIM, MIPTV, MIPCOM, MAPIC e Tax Free, Cannes ospita più di un visitatore congressista su due (1 su 4 per Nizza e 1 su 5 Montecarlo).
[6] Amadeus, Cisco Systems, Dassault Systems, Orange, Hewlett Packard, Nvidia, Intel, Symantec, Thales, Air France, American Express, Toyota, Samsung…
[7] V. Sophia Antipolis, première Technopole d’Europe in www.sophia-antipolis.org/sophia-antipolis/la-technopole. Consultato il 25/08/2017.
NIZZA E LA SUA VOCAZIONE TURISTICA
Chic, elegante, sofisticata ma anche giovane, frizzante e variopinta. Nizza, che oggi conta circa 347.000 abitanti (oltre 500.000 la Metropole Nice Côte d’Azur) è la capitale della Costa Azzurra, rinomata per il suo clima soleggiato e per la sua ineguagliabile vita mondana. Si presenta ricca di caratteristiche attrazioni, capaci di donarle atmosfere uniche e vivaci: mercatini, splendide coste e spiagge, un lungomare dove potersi rilassare, numerosi parchi e giardini… Ecco Nizza, la città della “chaise bleue”!
Terra di accoglienza internazionale, Nizza è stata per anni la prima città turistica francese dopo Parigi, accogliendo moltissimi visitatori (5 milioni circa la sola città) ogni anno. Purtroppo l’attentato del 14 luglio 2016 sulla Promenade des Anglais, ha fortemente intaccato il bilancio turistico del 2016, con una perdita di occupazione dei suoi hotel del 10% e di un giro d’affari sceso da 20 al 25% rispetto al 2015.
Fortunatamente quest’anno la situazione sembra migliorata nonostante il pessimismo dei professionisti del settore. In particolar modo Nizza è riuscita a invertire la rotta rispetto l’anno passato, registrando un numero di pernottamenti[8] in hotel superiore al 40%, che non avveniva da novembre 2012, portando ad una crescita del 5% del numero dei pernottamenti . Ciò non si può dire per le altre destinazioni del Dipartimento. A Cannes, per esempio, luglio è stato un po’ sotto tono a causa della diserzione di una clientela ricca di cui ha patito l’intera attività economica.
Per quanto riguarda l’aeroporto di Nizza, il secondo aeroporto nazionale dopo le piattaforme di Parigi e primo in Francia in materia di compagnie low cost (con una ventina di compagnie che trasportano il 30% dei passeggeri, ossia 3 milioni di persone), con più di 12 milioni di passeggeri, 57 compagnie e 103 destinazioni in più di 30 paesi, a partire da luglio sarà il primo nella regione ad accogliere un A380 e ha registrato un aumento di +9,2% nel primo trimestre 2017 rispetto a inizio 2016.
I numerosi primati della Regione PACA e della Costa Azzurra non si esauriscono, però, al solo traffico aereo: tra i settori di punta figura anche quello crocieristico. Nella regione PACA, il settore crocieristico rappresenta 126 000 posti di lavoro diretti e indiretti, ossia più di 46 000 rispetto alla Bretagna, per esempio, secondo uno studio dell’Insee del 2017[9]. Per la regione, – con i suoi 2 000 km di litorale, 32% dei porti turistici – quindi questo settore costituisce una grossa opportunità economica in cui investire e puntare per accogliere un numero maggiore di turisti.
Nel corso degli ultimi dieci anni il numero di crocieristi è cresciuto enormemente, superando – attualmente – la cifra di 900 0000 passeggeri che passano o fanno scalo in uno dei cinque porti della Costa Azzurra (Cannes, Antibes, Nizza, Villefranche e Monaco). Nizza, in particolare, è uno dei principali porti turistici della regione: il porto Nice/Villefranche-sur-Mer accoglie 487 440 passeggeri e 300 scali: ciò ha delle ricadute positive per l’economia turistica, stimate a 40 milioni di euro all’anno[10].
[8] Da gennaio a marzo, il tasso di occupazione degli hotel (48,3%) ha subito una leggera decrescita rispetto a inizio 2016 (-1,4 punti) malgrado uno sforzo sui prezzi (85€ a notte in media, ovvero -5% rispetto l’anno passato). Ma ad aprile, la situazione cambia favorevolmente. Il tasso di occupazione supera il 79% (+9 punti) e e le tariffe sono ritornate ai livelli del 2016 (123€ a notte in media). Cfr. CRT, Baromètre Tourisme – Juin 2017.
[9] Frédéric DELMONTE, La CCI de région va éditer le livre blanc de la filière maritime, in Tpbm, il 27/07/2017. V. www.tpbm-presse.com/la-cci-de-region-va-editer-le-livre-blanc-de-la-filiere-maritime-1908.html Consultato il 28/08/2017.
[10] Nice Tourisme et Congrès, Les chiffres clés : le tourisme, moteur de l’économie niçoise représente la première industrie de la ville, in Meet in Nice. V. www.meet-in-nice.com/chiffres-cles Consultato il 25/08/2017.