IL SALONE DEL MOBILE ED IL FUORISALONE DI MILANO 2018

Anche quest’anno, dal 17 al 22 aprile si è svolto a Milano il Salone Internazionale del Mobile al polo fieristico di Rho – Pero.

I numeri sono davvero impressionanti per questa cinquantasettesima edizione, grande vetrina delle eccellenze italiane nel settore dell’arredamento e del design. Pensate che oltre 300.000 visitatori di tutto il mondo osservano, conoscono, apprezzano, fotografano o comprano mobili, accessori di arredo e oggetti di magnifico design delle più prestigiose aziende italiane del settore. Si parla di oltre 2000 espositori all’interno di un’area superiore a 200.000 metri quadrati.

Quest’anno poi coincideva con EuroCucina/FTK (Technology for the Kitchen) ed al salone dedicato alla sala da bagno ed al relax.

Sappiamo bene che la cucina ed il bagno oramai sono diventati gli ambienti della casa più studiati e progettati, con idee originali e funzionali all’insegna del massimo comfort per godere appieno la propria abitazione.

Da tutto il mondo sono giunti visitatori a Milano, che poi ordinatamente hanno raggiunto la Fiera con la metropolitana, in una prova di efficienza meneghina.

Ammetto di non avere mai visto così tante persone entrare in un’area espositiva, una vera e propria marea umana, che, fortunatamente, poi si disperdeva per i padiglioni.

Ciò che più mi ha colpito è il grande numero di compratori giapponesi, cinesi, coreani, indiani, russi o del nord Europa, accompagnati da eleganti ragazze e ragazzi italiani delle nostre aziende espositrici (ebbene si, abiti e tailleur di ottima fattura, ovviamente moda italiana). Con grande pazienza e professionalità hanno risposto a domande e presentato le caratteristiche dei prodotti esposti e, credetemi, i compratori erano davvero tantissimi.

Ho potuto assistere da “dietro le quinte” ad alcune di queste trattative commerciali presso una bella azienda produttrice di arredamenti ed i buyer (soprattuto giapponesi e cinesi) erano davvero ammirati dalle idee e dalla creatività dei prodotti. Va anche detto che i prodotti non sono solo belli ma la ricerca sui materiali e l’ingegnerizzazione degli stessi è un valore aggiunto.

Tutte le più importanti aziende italiane del settore sono presenti ed è un piacere per gli occhi vedere gli originali stand allestiti per “confezionare” i prodotti o le idee nuove e le tendenze per l’anno prossimo, anche in tema di colori.

Sul sito del Salone trovate tutte le informazioni dettagliate (https://www.salonemilano.it/) ma vorrei segnalare che ampio spazio del Salone era dedicato ai giovani designer ed alle scuole di design. Scelta importante che ha permesso a giovani, scuole ed associazioni di presentare oggetti e idee all’interno di un prestigioso “contenitore” internazionale.

n concomitanza al Salone dal 2003 è nato il “Fuorisalone”, (https://fuorisalone.it/2018/it/) un circuito di aziende, enti, privati e associazioni che espongono e promuovono oggetti e idee di design.

All’inizio era qualcosa di artigianale ma adesso è una realtà ben organizzata e di grande interesse, seguita da architetti e designer per il grande valore innovativo.

Ormai la parte del leone è costituita dai cosiddetti eventi, momenti di presentazione di prodotti o personaggi importanti, in una cornice “giovane” e di relax.

Milano ha potuto recuperare spazi immensi prima occupati da fabbriche, officine ed attività commerciali. Per molti anni tali aree erano in disuso con i connessi problemi di degrado e insicurezza, ora gli spazi sono stati ripensati, ristrutturati e grandi parti della città hanno ripreso a vivere. Quindi non solo operazioni commerciali ma occasioni per dare nuova vita a edifici e capannoni e permettere ai cittadini di tornare ad utilizzare vasti spazi della loro città.

I Distretti più importanti sono: Brera e Tortona. Il Distretto di Brera permette anche di ammirare interni di case del centro di Milano, altrimenti nascoste, di una bellezza rara.

Il Distretto di Tortona e Lambrate (ex periferia di fabbriche) mette in evidenza le ristrutturazioni sapienti di edifici e capannoni industriali da parte di studi di architettura, con soluzioni ardite ed innovative. All’interno di ogni Distretto si ammirano idee sia di aziende note che di giovani designer: materiali nuovi, riciclati, illuminazione, arredo, tessuti e colori… in una festa di visitatori giunti da ogni dove.

Se la parte del leone la fanno le aziende, i designer e gli studi di architettura italiani, vi è spazio anche per prodotti e idee di altre nazioni, dall’Egitto al Giappone.

Lo spazio del giapponese Nendo, ad esempio, mostrava oggetti di uso comune realizzati in un materiale plastico bianco che appariva quasi vivo, data la sua possibilità di mutare forma.

Piccola nota di costume: si sentivano parlare tutte le lingue del mondo, in un contesto colorato e vivace. Per non parlare degli abiti: elegantissimi, stravaganti, originali, orrendi, impensabili… soprattutto di giovani giapponesi e cinesi con ombrellini parasole, terrorizzate dal sole di queste giornate milanesi.