Il Principato di Monaco, «sempre più legato al Bel Paese»
La presenza italiana sul territorio monegasco é sempre più forte grazie ad una sempre più stretta collaborazione tra il Principato di Monaco e l’Italia.
I rapporti tra Italia e Principato di Monaco sono caratterizzati da una lunga amicizia. Un legame profondo quello tra i due Paesi che, oltre ad essere geograficamente limitrofi, condividono da sempre importanti relazioni dal punto di vista storico, culturale e, non da ultimo, economico.
A quasi un anno di distanza dal suo insediamento nel Principato, sua Eccellenza Giulio Alaimo ha fatto il punto sulle relazioni tra i due paesi amici ai microfoni di Camerannex, il format esclusivo di interviste realizzato dalla CCItalienne, sostenendo che Monaco «rappresenta una formidabile vetrina per promuovere le eccellenze italiane».
Infatti, per comprendere la portata del legame che unisce i due Paesi, ci basta pensare che la comunità italiana del Principato di Monaco è costituita da oltre 8.000 membri, che rappresentano la terza comunità residente per importanza.
Inoltre, dal punto di vista economico, il Principato costituisce sia un’importante vetrina per le 1600 imprese italiane operanti nei settori del lusso, dello shipping, della moda e dei servizi, sia la meta di numerosi lavoratori frontalieri, che ogni giorno raggiungono Monaco per svolgere le loro professioni prevalentemente nei settori turistico, commerciale, industriale e artigianale, dell’edilizia e dei servizi.
Il forte legame tra i due paesi, recentemente rinnovato grazie alla stipula di accordi bilaterali come quello sul telelavoro, è dovuto alla volontà dell’Italia di essere sempre più presente nel territorio e dal desiderio corrisposto del Principato di indossare una nuova veste, che ricomprenda diversi aspetti. Infatti, come ricorda l’Ambasciatore, Monaco non è più solamente una piazza importate dal punto di vista finanziario, ma meta di turismo di piacere e business, come anche centro per lo sviluppo green e di nuove importanti start up.
Infine, grazie al lavoro coordinato dall’Ambasciata e della CCItalienne, è possibile continuare ad ampliare la lotta al fenomeno dell’ “Italian Sounding”, ovvero alle imitazioni di prodotti italiani, che da sempre minano il Made in Italy sia sul piano economico sia della qualità. Infatti, all’interno del principato si sono svolti innumerevoli eventi per «valorizzare le nostre eccellenze, il Made in Italy, che nel mondo è da sempre sinonimo di qualità e buon gusto: poterlo esibire qui significa realmente approfittare della straordinaria “vetrina” internazionale costituita dal Principato di Monaco».
Alla luce di questo impegno profondo nell’unire Italia e Principato, il direttore della Camera di Commercio Italiana di Nizza, Agostino Pesce, ha tenuto a sottolineare che «l’ambasciatore rappresenta una guida per le istituzioni italiane sul territorio, poiché egli sta conducendo una campagna per informare, in questo caso i monegaschi e più in generale gli europei sull’importanza di consumare italiano e di consumare veri prodotti italiani. Un modo di educare e informare molto importante che le camere di commercio italiane all’estero non potrebbero fare senza la guida del Ministero degli esteri e delle Ambasciate che lo rappresentano nel mondo.»