Nonostante l'accoglienza dei crocieristi attragga numerosi turisti in Costa Azzurra, può generare anche un certo numero di problematiche, dall'evoluzione delle infrastrutture all'impatto ambientale.
Il French Riviera Cruise Club e la sua Presidente, Pasquale Hattemberg, sono al centro del dibattito e partecipano attivamente alla promozione della destinazione Costa Azzurra.
Il French Riviera Cruise Club e la sua Presidente, Pasquale Hattemberg, sono al centro del dibattito e partecipano attivamente alla promozione della destinazione Costa Azzurra.
Il French Riviera Cruise Club festeggia i suoi 10 anni. Come è nato il Club?
È nato dalla volontà congiunta della CCI e del Comitato Regionale del Turismo di creare una piattaforma dedicata all’attività crocieristica vista l’importante frequentazione della rada di Villefranche-sur-Mer e della baia di Cannes da parte delle navi di crociera. Anche alcuni attori economici interessati da questo settore, come Michel Chevillon, hanno appoggiato questo progetto.
Quali sono gli obiettivi?
Condividere le competenze, creare una sinergia intelligente, professionale e operativa al fine di promuovere la nostra destinazione. Avendo una visibilità a lungo termine proprio perché la vera sfida consiste nel svolgere la nostra attività a lungo termine.
Le crociere, una sfida turistica?
Sotto ben due aspetti, in quanto le persone che optano per la crociera sono dei turisti a tutti gli effetti, anche se i loro soggiorni sono molto brevi. Vengono spesso per la prima volta e scoprono la destinazione. Se ne rimangono affascinati, essi ritorneranno per dei soggiorni più lunghi. Sono, quindi, questi brevi soggiorni di scoperta della città di destinazione che inducono il crocierista a tornare.
Che tipi di azioni intraprendete?
Essenzialmente operazioni di comunicazione e di presenza nelle fiere professionali. Lavoriamo inoltre in stretto contatto con la CLIA (Cruise Lines International Association), l’organismo che riunisce le compagnie, gli agenti di viaggio e gli imprenditori, per promuovere lo sviluppo delle crociere marittime e fluviali. Noi mettiamo in comune i mezzi degli attori locali e operiamo con lo scopo di ottenere una comprovata credibilità professionale nei confronti degli armatori e delle compagnie.
Come sedurre le compagnie di navigazione?
In Francia, Costa Crociere e MSC si dividono il 70% del mercato. I nostri sforzi si indirizzano in primo luogo verso queste grandi compagnie. Esse sono interessate innanzitutto al guadagno e che le condizioni di accoglienza vengano loro facilitate. Tutto ciò passa attraverso la qualità delle infrastrutture – l’allestimento delle banchine/ dei moli per esempio – e il miglioramento del sistema ricettivo.
Altre opportunità?
Recentemente, abbiamo incontrato un rappresentante della nuova compagnia di Richard Branson, Virgin Voyages. Il miliardario inglese investirà nel settore delle crociere e prevede di lanciare la sua prima nave nel 2020. Questo nuovo attore valuta con interesse la nostra destinazione per il segmento di clientela a cui si rivolge. È certo che l’arrivo di una tale compagnia nei nostri porti avrà una certa risonanza.
Quali sono le prospettive per la crociera nella Costazzurra? Il vostro ruolo in questo dibattito?
I professionisti considerano che nei 10 anni a venire ci possa essere una potenziale decrescita del mercato crocieristico nel nostro dipartimento, legata alla mancanza di infrastrutture ricettive. Il seguito dipenderà dalla volontà politica delle autorità.
Vogliamo sviluppare l’accoglienza dei crocieristi e fare gli investimenti necessari? Ciò implica una riflessione collegiale. Bisogna affrontare le evoluzioni di questo settore e prendere in considerazione le problematiche locali. L’esigenza ambientale contribuisce a far evolvere il concetto di nave e induce a nuove infrastrutture nei porti. Bisogna inoltre conoscere l’opinione della popolazione. La presenza delle navi ha un impatto su questi luoghi sensibili e alcuni potrebbero considerarla dannosa. Tutti conoscono l’esempio di Venezia con queste navi enormi in prossimità dei siti artistici e patrimoniali molto sensibili. È il risultato di una visione a breve termine, sotto la pressione di un corporativismo professionale, in cui si privilegia il fascino di un guadagno immediato a scapito di una prospettiva di sviluppo coerente e duraturo nel tempo. È proprio questa la complessità: trovare un equilibrio tra tutti questi interessi.
Il vostro ruolo in questo dibattito?
Il ruolo del French Riviera Cruise Club consiste nel promuovere l’attività crocieristica e offrire alle autorità dei dati affidabili sul suo peso economicp e i suoi vincoli tecnici. Fornire degli strumenti e delle chiavi alle autorità politiche che permettano loro di agire per l’interesse generale.
Traduzione dell’articolo di Philippe Perret, « Croisières sur la Côte d’Azur, un avenir en question »,
in Tribune Bulletin Côte d’Azur, il 04/08/2017